Un ventilatore polmonare e un flussometro per il Reparto di Pediatria dell’Ospedale Santa Maria Incoronata dell’Olmo di Cava de’ Tirreni
Nasce la Fondazione di Giuseppe Rainone, un’idea semplice di condivisione e speranza, che mette al centro la vita. Spingere l’amore sempre più in là, oltre il confine, per costruire qualcosa di grande e bello, per guardare e non fermarsi a vedere. Un mosaico di storie e persone, per una strada ben definita, un incontro di cuori e idee. “Fondazione Giona è nata in una notte di qualche mese fa, dopo una intensa giornata di lavoro ho letto per caso le parole di un uomo che non conoscevo, un operatore sanitario che raccontava di una corsa in ambulanza contro il tempo e la paura dalla Costiera Amalfitana verso l’Ospedale di Cava de’ Tirreni – ha raccontato Rainone -. La sua storia e quella del bambino di appena trenta giorni che trasportava mi hanno scosso, mi hanno segnato. Ho pianto, e ho capito che era proprio quello il momento di spingere sull’acceleratore”. Così Fondazione Giona che era già da qualche tempo nella testa e nel cuore di Giuseppe e di suo padre Giovanni è diventata esigenza, necessità: questa mattina la presentazione ufficiale nella Sala di Rappresentanza del Comune di Cava de’ Tirreni, la Fondazione da questo Natale accenderà le luci della speranza e dell’altruismo, dell’ascolto e dell’autenticità. Al Reparto di Pediatria dell’Ospedale Santa Maria Incoronata dell’Olmo un ventilatore polmonare e un flussometro: “Insieme abbiamo individuato quali potessero essere gli strumenti necessari per far sì che il nostro reparto non arrivi mai impreparato ad emergenze come quelle di quella notte – ha spiegato il Primario, dott. Mauro Budetta -. Si tratta di apparecchiature indispensabili che arricchiranno ulteriormente la nostra unità operativa. La nascita di realtà come queste è fondamentale, la collaborazione è e sarà massima”. Un circuito perfetto d’amore, dove comincia qualcosa di migliore, dove niente si disperde, ed è la forza dell’insieme a dare elettricità.
“Fino a qualche giorno fa non avrei mai immaginato che a pochi passi da me stesse nascendo tutto questo – ha commentato Andrea Villaricca, l’autista dell’ambulanza che ha salvato il piccolo Nicolò -. Quella notte è stata fantastica, ricordo perfettamente ogni cosa, tutte le percezioni e le sensazioni. Ho impressi nella mente gli occhi della madre, spaventata e disperata, il dottore Ciro Senatore che non ha smesso neanche per un istante di provarci e riprovarci. Dopo l’ennesimo attacco cardio respiratorio abbiamo temuto il peggio, eppure all’improvviso quando quasi tutti avevano smesso di sperare dall’ambulanza abbiamo sentito un vagito. È stato il suono più bello che io avessi mai ascoltato, e lo sarà per sempre. La musica della vita”.
Della vita e per la vita. “Fondazione Giona è un regalo di Natale, quel regalo che non ti aspetti ma che può cambiarti la vita – ha aggiunto commosso Rainone -. È un dono speciale, con questo Natale comincia un viaggio fatto di cose semplici, ma vere. Vogliamo mettere il cuore ovunque, partire da quello e con quello, uscire fuori da qualunque schema. Muoverci e guardare, a oggi e domani, con la certezza di fare”.